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OBEY

Il percorso di Obey ha inizio ufficialmente nel 1989 con la prima campagna di adesivi che raffigurano il volto di André the Giant, il celebre wrestler. Incominciando proprio dai muri di Providence, dove l'artista studiava, a seguire poi quelle di altre città come Los Angeles, Boston, New York.

Shepard Fairey si rende conto ben presto di come la società in cui è nato e cresciuto gli ha insegnato a muoversi tra le immagini, che ormai dominano le nostre vite, ma senza di fatto spiegargliene il senso.

Questa società che lo ha condotto all’obbedienza senza che lui ne avesse del tutto cognizione di causa è stata il motivo della scelta del suo nome di artista: Obey significa “obbedire”.

Quella dell’obbedienza è sia una storia personale dell’artista, una provocazione in un certo senso alla società, ma è anche il senso che si cela dietro alle sue opere, dagli adesivi alle serigrafie.

Con le sue Opere di Street Art Obey vuole imporre e provocare nello spettatore una risposta di riflessione, ma l’assenza di una risposta effettiva fa scaturire una reazione di interpretazione così profonda che sfocia nella riflessione.

La scelta di utilizzare il volto del lottatore è particolare: Obey volendo insegnare a un amico come si crea uno stencil sceglie per caso da una rivista l’immagine di André the Giant, sottoscrivendoci “André the Giant has a posse”.

L’immagine di André the Giant di per sé non significa niente e il pubblico nota lo sticker solo quando viene visto ovunque: questo fenomeno, volontariamente progettato da Obey, racchiude il senso della sua arte, che crea una riflessione sulla pubblicità e sulla comunicazione nella nostra società.

L’artista crea successivamente una campagna a partire da questa immagine, diventata ben presto un’icona; l’intento provocatorio risiede nel significato: la possibilità di manovrare le persone a proprio piacimento, inducendo così lo spettatore a riflettere su ciò che lo circonda.

Se in un primo momento il fenomeno Obey viene criticato, successivamente diventa moda.

Obey Clothing è il marchio di vestiti di Obey nato nel 2001 quando ormai la sua carriera artistica è già intrapresa, tra muri delle strade e gallerie, Shepard Fairey decide di diffondere il suo messaggio di ribellione anche nel mondo della moda. Lo Street Artist Obey pensa che uno dei modi più semplici di far passare un messaggio nonchè diffondere il proprio brand è proprio quello di apporlo sui vestiti delle persone che comunemente passano per le strade.

Fonda così Obey Clothing, la nota azienda produttrice d’abbigliamento, come estensione del suo lavoro nell’attivismo. Il logo Obey, la scritta Obey e il volto di André the Giant vengono riprodotti su felpe e t-shirt vendute in tutto il mondo che echeggiano il suo Brand.

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